CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE
Articolo 1. Principi e finalità
1. Il presente Codice di condotta stabilisce obblighi, divieti, standard di condotta e buone pratiche finalizzati:
a) al rispetto dei principi di lealtà, probità e correttezza;
b) all’educazione, alla formazione e allo svolgimento di una pratica sportiva sana;
c) alla piena consapevolezza di tutti i tesserati in ordine a propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele;
d) alla creazione di un ambiente sano, sicuro e inclusivo che garantisca la dignità, l’uguaglianza, l’equità e il rispetto dei diritti dei tesserati, in particolare se minori;
e) alla valorizzazione delle diversità;
f) alla promozione del pieno sviluppo fisico, emotivo, intellettuale e sociale della persona-atleta, in particolare se minore;
g) alla promozione da parte dei dirigenti e dei tecnici del benessere dell’atleta;
h) alla effettiva partecipazione di tutti i tesserati all’attività sportiva secondo le rispettive aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
i) alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
l) alla rimozione degli ostacoli che impediscono:
1) la promozione del benessere dell’atleta, in particolare se minore, e dello sviluppo psico-fisico dello stesso secondo le relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
2) la partecipazione dell’atleta alle attività, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
2. Tutti i tesserati dell’ASD Acsi Atletica Campidoglio e, nel caso di minori, coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti sono tenuti a conoscere il presente Codice di condotta unitamente al modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva dell’ASD Acsi Atletica Campidoglio e al Regolamento FIDAL per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie.
Articolo 2. Ambito di applicazione
1. Destinatari del presente Codice di condotta sono i dirigenti e i tecnici (allenatori e istruttori) e i collaboratori a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo dell’ASD Acsi Atletica Campidogliio.
2. I soggetti sopra indicati sono responsabili della crescita delle giovani atlete e dei giovani atleti nonché della creazione di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva. A tal fine, sono chiamati a dare il buon esempio e ad essere un modello per gli atleti affiliati all’ASD Acsi Atletica Campidoglio.
3. Tutti i soggetti sopra indicati, che hanno un contatto diretto con gli atleti minori, sono tenuti a rispettare il Codice di condotta, che accettano integralmente dopo averne preso visione.
Articolo 3. Norme di condotta generali
1. I soggetti destinatari del presente Codice di condotta si uniformano ai principi di cui all’articolo 3 del modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva.
2. I soggetti destinatari del presente Codice di condotta si impegnano a:
• rispettare e tutelare i diritti, la dignità e il valore di tutti gli atleti coinvolti, indipendentemente dalla loro età, razza, colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, sesso, disabilità, lingua, religione, opinione politica, stato sociale, orientamento sessuale o qualsiasi altra ragione. All’allenatore si richiede un comportamento civile e antidiscriminatorio teso a non ignorare, facilitare o anche collaborare tacitamente in attività che implicano un’ingiusta discriminazione nei confronti degli atleti;
• attenersi alle regole in tutte le fasi delle attività;
• incoraggiare e promuovere il fair play, la disciplina, la correttezza, il rispetto degli avversari e lo spirito di squadra dentro e fuori dal campo;
• non assumere o tollerare comportamenti o linguaggi offensivi nei confronti degli atleti, genitori, direttori di gara, membri dello staff o qualsiasi altro soggetto coinvolto nelle attività; non tollerare o partecipare a comportamenti dei minori che siano illegali, o abusivi o che mettano a rischio la loro sicurezza fisica e/o mentale;
• sostenere e applaudire sempre gli sforzi dei giovani atleti e valorizzarli a prescindere dai risultati sul campo, promuovendo la cultura del lavoro e del divertimento;
• trasmettere serenità, entusiasmo e passione;
• educare al rispetto, all’impegno e alla collaborazione;
• aggiornarsi costantemente sulle conoscenze necessarie per adempiere al meglio alle mansioni assegnate e sul tema della tutela dei minori;
• rispettare il modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, considerare il benessere, la sicurezza e il divertimento di tutti gli atleti al di sopra ogni altra cosa;
• combattere e prevenire qualsiasi forma di bullismo tra i minori;
• ascoltare i bisogni, le richieste, le preoccupazioni di tutti gli atleti;
• non umiliare o sminuire gli atleti o i loro sforzi durante una partita o una sessione di allenamento;
• non agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare un minore, o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;
• non sfruttare un minore per un tornaconto personale o economico;
• non avere atteggiamenti nei confronti dei minori che – anche sotto il profilo psicologico – possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
• non impegnarsi in attività sessuali o avere un rapporto sessuale con gli atleti di età inferiore ai 18 anni e non fare commenti sessualmente allusivi, mostrando un comportamento sempre rispettoso e discreto;
• non avere relazioni con minori che possano essere in qualche modo considerate di sfruttamento, maltrattamento o abuso;
• non consentire giochi, frasi, atteggiamenti sessualmente provocatori o inappropriati;
• garantire che tutte le attività siano adatte alle capacità, all’età, alla maturità fisica ed emotiva, all’esperienza e all’abilità degli atleti;
• lavorare insieme agli altri componenti dello staff per tutelare e promuovere gli interessi e il benessere di ogni atleta;
• non compiere mai abusi fisici e non infliggere punizioni o castighi che possano essere ricondotti ad un abuso fisico;
• intessere relazioni proficue con i genitori degli atleti al fine di fare squadra per la crescita e la tutela dei giovani atleti;
• accertarsi sempre che i minori siano adeguatamente sorvegliati e che le gare e le attività in trasferta siano sicure;
• garantire che la salute, la sicurezza e il benessere degli atleti costituiscano obiettivo primario rispetto al successo sportivo o qualsiasi altra considerazione;
• organizzare il lavoro, le partite, il luogo di lavoro e le attività in trasferta in modo tale da minimizzare i rischi;
• rispettare la privacy dei minori, specie in luoghi particolarmente sensibili i quali devono essere sorvegliati, in modo tale da garantire la privacy dei minori;
• evitare di fare per i minori attività di carattere personale che essi stessi possano fare da soli;
• garantire che qualsiasi trattamento di assistenza sanitaria (ad es. visita medica, assistenza post infortunio, trattamento fisioterapico), si svolga in modo aperto e in ambiente supervisionato, piuttosto che al chiuso o in privato e sempre con la presenza di un soggetto terzo (altro atleta, adulto);
• evitare di passare del tempo da soli con i minori lontano da altri soggetti;
• non lasciare che i minori rimangano senza adeguata supervisione nel corso delle attività e, al termine delle stesse, accertarsi che lascino l’impianto sportivo accompagnati da un proprio genitore o da una persona autorizzata, qualora i minori non siano stati preventivamente autorizzati a lasciare l’impianto autonomamente e senza la presenza di un adulto. Ogni autorizzazione deve essere debitamente sottoscritta dai soggetti esercenti la responsabilità genitoriale sull’atleta minore;
• non utilizzare i social media in maniera inappropriata, non coinvolgere i minori nelle conversazioni private sui social media e non pubblicare mai commenti o condividere immagini che potrebbero compromettere il loro benessere o causare loro danni;
• non acquisire, detenere e pubblicare fotografie o divulgare altre informazioni sui bambini e sui ragazzi o sulle loro famiglie su qualsiasi supporto cartaceo ovvero digitale (es. social media personali o del club/organizzazione, siti web, strumenti di comunicazione online personali, ecc.) in assenza della relativa liberatoria sottoscritta dai genitori o dai tutori al fine di poter conservare e/o utilizzare tale materiale prodotto;
• segnalare eventuali dubbi sulla sicurezza e sul benessere degli atleti rivolgendosi al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, in conformità a quanto disposto nel modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva dell’ASD Acsi Atletica Campidoglio;
• consultare il Responsabile all’inclusione sportiva in caso di dubbi sulla partecipazione di atleti, in conformità a quanto disposto nel modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, in caso di necessità per favorire l’inclusione sportiva degli atleti con disabilità fisica o intellettivo-relazionale.
3. Ogni presunta violazione del presente Codice di condotta deve essere segnalata e verificata secondo quanto stabilito dal modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, che definisce il sistema disciplinare e le sanzioni applicabili.
4. In caso di segnalazioni ai sensi dell’articolo 11 del modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni è tenuto ad osservare riservatezza assoluta. L’identità del segnalante non può essere rivelata a persone diverse da quelle competenti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni. La protezione riguarda sia il nominativo del segnalante sia tutti gli elementi della segnalazione dai quali si possa ricavare, anche indirettamente, l’identificazione del segnalante.
5. Nell’attribuzione dei ruoli, l’ASD Acsi Atletica Campidoglio adotta le opportune misure per evitare il cumulo delle funzioni in capo ad un unico soggetto e prevenire ogni possibile conflitto di interessi. In particolare, il ruolo di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni è incompatibile con le funzioni operative nelle aree di rischio oggetto del modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva e del presente Codice di condotta.
6. In presenza di un potenziale conflitto di interessi, l’interessato è tenuto ad informare il Consiglio Direttivo dell’ASD Acsi Atletica Campidoglio, che prende le opportune misure cautelative.
Articolo 4. Doveri e obblighi dei tesserati
Tutti i tesserati dell’ASD Acsi Atletica Campidoglio hanno i seguenti doveri e obblighi:
a) comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo e tenere una condotta improntata al rispetto nei confronti degli altri tesserati;
b) astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo con finalità sessuale, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
c) garantire la sicurezza e la salute degli altri tesserati, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo;
d) impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri tesserati nei percorsi educativi e formativi;
e) impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;
f) instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti ovvero loro delegati;
g) prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva;
h) affrontare in modo proattivo comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi;
i) collaborare con gli altri tesserati nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettivi);
l) segnalare senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
Articolo 5. Doveri e obblighi dei dirigenti e dei tecnici
I dirigenti e i tecnici dell’ASD Acsi Atletica Campidoglio hanno i seguenti doveri e obblighi:
a) agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
b) astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti dei tesserati, specie se minori;
c) contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei tesserati, in particolare se minori;
d) evitare ogni contatto fisico non necessario con i tesserati, in particolare se minori;
e) promuovere un rapporto tra tesserati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore; astenersi dal creare situazioni di intimità con il tesserato minore;
f) porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
g) comunicare e condividere con il tesserato minore gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi e coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
h) astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il tesserato minore, anche mediante social network;
i) interrompere senza indugio ogni contatto con il tesserato minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, attivando il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni;
l) impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo;
m) segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli atleti loro affidati;
n) dichiarare cause di incompatibilità e conflitti di interesse;
o) sostenere i valori dello sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive dei tesserati;
p) conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
q) astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei tesserati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero da loro delegati;
r) segnalare senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni situazioni, anche potenziali, che espongano i tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
Articolo 6. Diritti, doveri e obblighi degli atleti
Gli atleti dell’ASD Acsi Atletica Campidoglio hanno i seguenti diritti, doveri ed obblighi:
a) rispettare il principio di solidarietà tra atleti, favorendo assistenza e sostegno reciproco;
b) comunicare le proprie aspirazioni ai dirigenti sportivi e ai tecnici e valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di tali obiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidata la loro cura, eventualmente confrontandosi con gli altri atleti;
c) comunicare a dirigenti sportivi e tecnici situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino sé o altri;
d) prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli altri atleti;
e) rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri atleti e, più in generale, di tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive, comportandosi con gli altri tesserati, ivi compresi Giudici di Gara e volontari in modo rispettoso della dignità personale e dell’altrui decoro, accettando le decisioni dei soggetti aventi posizione di garanzia e/o controllo secondo l’ordinamento sportivo ed esercitando il diritto di critica in modo legale, educato e senza alimentare la cultura del sospetto;
f) rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e dei tecnici;
g) mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri atleti e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;
h) riferire qualsiasi infortunio o incidente a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti ovvero ai loro delegati;
i) evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi, tecnici e giudici di gara, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
l) astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonché al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni;
m) segnalare senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pericolo o pregiudizio.
Articolo 7. Segnali di disagio e malessere dei minori
Ai fini degli articoli precedenti, sono considerati indicatori di disagio e malessere dei minori:
a) cambi repentini e non giustificati di comportamento (a titolo esemplificativo, riduzione della concentrazione, isolarsi, diventare appiccicosi, depressi, spaventati, con sbalzi d’umore, riluttanza ad allenarsi o a partecipare alle gare) che possono essere accompagnati da cali della performance sportiva;
b) disturbi dell’alimentazione;
c) segni evidenti fisici o cambiamenti comportamentali repentini o messaggi verbali diretti e/o indiretti di difficoltà;
d) ferite e/o contusioni inspiegabili o sospette, tagli o bruciature, in modo particolare se si trovano su parti del corpo normalmente non soggette a tali tipi di lesioni e che non siano compatibili con l’attività sportiva e di allenamento;
e) diffidenza nei confronti di allenatori, accompagnatori, dirigenti o altri adulti con i quali il minore dovrebbe avere un buon rapporto di fiducia;
f) trascuratezza e frequente perdita di effetti personali.
Articolo 8. Selezione dei tecnici e degli altri operatori sportivi, verifiche periodiche e conservazione della documentazione
1. Nella selezione dei candidati per le funzioni di operatore sportivo (allenatore, istruttore, medico sociale ecc.) impegnato a diretto contatto con i minori, l’ASD Acsi Atletica Campidoglio procede:
• a un colloquio preliminare con il candidato in merito alle tematiche di safeguarding;
• alla verifica presso gli uffici federali della sussistenza di precedenti disciplinari, a carico del candidato, nelle ipotesi previste dal modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva;
• all’acquisizione obbligatoria delle idonee certificazioni rilasciate da parte delle autorità competenti relative ai precedenti penali del candidato (certificato del casellario giudiziale), in conformità dell’articolo 6 del modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva.
2. Almeno una volta per ogni anno sociale successivo a quello in cui è sorto il rapporto con l’operatore sportivo, l’ASD Acsi Atletica Campidoglio è tenuta ad acquisire, in forma di autodichiarazione, l’aggiornamento sullo stato dei precedenti penali e disciplinari.
3. Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni vigila sulle collaborazioni dei soggetti impegnati nell’attività sportiva con i minori e sulla produzione delle certificazioni relative ai precedenti penali rilasciate dalle autorità competenti.
4. La documentazione e le informazioni acquisite nell’ambito delle attività previste ai paragrafi precedenti sono conservate nel rispetto della normativa vigente e sono accessibili esclusivamente al rappresentante legale dell’ASD Acsi Atletica Campidoglio, al personale dello stesso all’uopo delegato e al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.
Articolo 9. Obblighi informativi
1. Il presente Codice di condotta è pubblicato sulla homepage del sito dell’ASD Acsi Atletica Campidoglio e affisso presso la sede sociale, insieme al modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, di cui costituisce parte integrante, e al nominativo e ai contatti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.
2. L’ASD Acsi Atletica Campidoglio diffonde e pubblicizza periodicamente presso i propri tesserati materiali informativi finalizzati alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nonché alla consapevolezza dei tesserati in ordine a propri diritti, obblighi e tutele, incluse le procedure per la segnalazione di eventuali comportamenti lesivi.
3. L’ASD Acsi Atletica Campidoglio prevede adeguate misure per assicurare la conoscenza delle disposizioni e dei protocolli relativi alla protezione dei minori da parte dei destinatari del presente Codice di condotta, anche mediante la partecipazione a corsi di formazione e corsi di aggiornamento annuali.