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La storia della scuola atletica di Roma Acsi Campidoglio Palatino vede i suoi natali nel lontano 1964 anno in cui dalla Libertas Aurora si distacca un gruppo di forti atleti e dirigenti per dare vita alla Libertas Campidoglio. La maglia sociale è azzurra con fascia bianca centrale con all’interno una banda giallo-rossa. La Libertas Campidoglio è nona nel Campionato di Società di Corsa Campestre, 46a nella classifica generale delle Società (6a nel Lazio), 48a nel Camp. di Società Assoluto.

Nel 1965, passato l’entusiasmo iniziale, la società conferma la sua solida intelaiatura, specie a livello giovanile dove la squadra allievi è 3a nel Lazio in Coppa Italia (26a in Italia).

Nel 1966 la società risale al 44° posto nella classifica generale nazionale (5a nel Lazio) ed è 23a nel Campionato di Società su pista assoluto. Il gruppo di atleti che si affacciano nelle graduatorie nazionali comincia ad ingrandirsi con alcuni ottimi spunti individuali.

scuola atletica romaIl 1967 segna la continua ascesa della Campidoglio che si piazza al 30° posto nella classifica generale delle società (5a nel Lazio, seconda società civile dopo il Cus Roma). Nei Campionati Italiani Libertas la Campidoglio è 2a dietro la Libertas Aterno Pescara.

E’ il 1968 che segna una delle migliori annate della Campidoglio, che non è più Libertas ma si affilia alle ACLI e acquisisce Ferdinando Cella, una delle figure mitiche dell’atletica laziale degli anni 40, allenatore di lanciatori ed ostacolisti, oltre che delle altre specialità; con lui vengono atleti come Fantoni, Cisilotto, Buzzacchi, Lo Pinto, Lilli, Manganelli, Baietti. Arriva anche Mario Biagioli, altro personaggio dell’atletica laziale, dirigente-allenatore-talent scout.

Le scuole tradizionalmente a noi collegate (Cavour, Sella e De Merode) alimentano i nostri vivai con buoni atleti. Sono circa 140 i tesserati nelle diverse categorie. La maglia sociale diviene arancione, colore che arricchito con altri, sarà sempre presente sulla divisa. La classifica generale delle società ci vede salire al 25° posto (5i nel Lazio, 2a tra le società civili).

Nella Coppa Italia, valevole per il Campionato Italiano di Società su pista, la Campidoglio è sorprendentemente 11a. E’ una grande affermazione collettiva frutto del gruppo più che dei singoli.

E’ il 1969 e arrivano altri forti atleti: Nel Campionato di Società su pista assoluto si scende al 29° posto nonostante buone prestazioni individuali.

Nel 1970 finisce la collaborazione con l’Atletica S. Paolo. Il numero di tesserati scende a 115,  suddivisi nelle tre categorie. Nel Campionato di Società su pista assoluto la Campidoglio è 37a.. In campo regionale si è ancora 6i.

Il 1971 segna la chiusura del primo ciclo della Campidoglio. Dismessa l’affiliazione alle ACLI che non garantisce più il giusto supporto e venuto meno il contributo della maggior parte dei dirigenti, distolti dai propri impegni di lavoro e familiari, si decide di sospendere l’attività e di accettare la proposta del Cus Roma di far confluire gli atleti in una squadra che si avvarrà anche dell’apporto della Soc. Bruno Zauli, nel tentativo di riportare il Cus Roma al vertice dell’atletica nazionale. Al termine della stagione, il Cus Roma sarà 2° nella classifica assoluta del Campionato di Società su pista.

E’ il 1972 l’anno della “rifondazione”. Conclusasi la parentesi Cus Roma, si riparte da zero con grande entusiasmo e sana riconoscenza, con 29 atleti tesserati, diretti ed allenati da colui che divverrà il nostro mitico presidente: Gianni Ozzo.

Non si pensa nemmeno a formare una squadra per il campionato di società su pista, mancando lanciatori e saltatori, e si svolge soltanto attività a livello individuale.

Nel 1973 i tesserati si attestano a 22 e la Campidoglio assume la connotazione di un club di amici che fanno atletica a titolo personale e affettivo. Qualche risultato c’è anche così con 236 presenze gara su 17 atleti gareggianti, ed una media di 14 gare ad atleta.

Il 1974 ci insegna che la perseveranza premia, veniamo sponsorizzati dalla società di assicurazioni “La Concordia”, con tali disponibilità i tesserati raggiungono le 54 unità. Tutti i primati sociali assoluti e juniores nel mezzofondo vengono migliorati, e così anche per le staffette. Ci si classifica 7i in campo regionale e 28i nella classifica nazionale.

Dieci anni dopo la fondazione viviamo nuovamente una grande stagione con molte trasferte e molti piazzamenti nelle graduatorie nazionali.

Nel 1975 lo sponsor se ne va più velocemente di com’era arrivato, nonostante un buon ritorno pubblicitario rispetto al misero contributo, grazie alle molte citazioni della nostra attività sulla stampa sportiva.

La bella stagione continua a favorire un certo afflusso di atleti, grazie anche a “Corri per il Verde”, la manifestazione invernale dell’UISP.

Subiamo la scomparsa di Ferdinando Cella, grande allenatore e grande amico. I tesserati sono 70.

La graduatoria nazionale delle società nel complesso dell’attività ci vede 46i nei seniores, 219i negli juniores e non classificati negli allievi.

Nel 1976 si segna il passo, con scarse tracce anche negli annuari. I tesserati scendono sotto i 60, con pochi juniores e quasi nessun allievo. Scarsi i risultati individuali.

La classifica assoluta del Campionato di Società vede la Campidoglio scendere al 56° posto. Latitano sempre le categorie giovanili.

Il 1978 segna l’inizio del “terzo ciclo”, sotto la bandiera della UISP Campidoglio, con l’apporto dirigenziale di Enrico Pitti e Giancarlo Mengasini. Si dà subito impulso all’attività giovanile, con gli atleti delle società periferiche dell’UISP, prima tra tutte la Roma 6 Villa Gordiani.

Il Campionato di Società assoluto vede l’Uisp Campidoglio al 55° posto, 8i in campo regionale dietro le società militari e 4i società civili.

Nel 1979 la squadra si assesta con l’ausilio di Mario Piccolo, grande personaggio dell’atletica laziale. Il Campionato di Società assoluto su pista ci vede in caduta libera all’82° posto (9i nel Lazio)

Nel 1980 maturano eventi determinanti nella vita della società. Un gruppo di giovani atleti ci lascia per varie destinazioni ma si intensifica la collaborazione con la più forte società UISP del Lazio (e anche d’Italia), la Roma 6 Villa Gordiani, animata, diretta e allenata da Mauro Pascolini, i cui atleti rendono numericamente forti le squadre giovanili. Va male il Campionato di Società su pista assoluto, dove le donne sono 68e e gli uomini precipitano al 92° posto.

Il 1981 vede più di 200 atleti tesserati, di cui 154 uomini e 56 donne. Il Campionato di Società assoluto maschile su pista ci vede 84i.

Il 1982 ci vede ancora in fase di assestamento, ma si cominciano a rivedere buoni risultati collettivi. Nel Campionato di Società su pista assoluto l’Uisp Campidoglio è 61a (8a tra le società laziali).

E’ il 1983 e la collaborazione con la Roma 6 Villa Gordiani comincia a dare i suoi frutti. La squadra juniores maschile partecipa al Criterium Indoor a Torino, classificandosi al 3° posto in semifinale e al 7° posto nella finale nazionale. Nella corsa campestre, dopo buone classifiche in campo regionale (allieve 2e, allievi 5i, juniores maschili 1i, femminili 2e, assoluta maschile 2a e femminile 4a), le allieve si classificano al 4° posto nella fase interregionale e gli allievi 7i; le juniores sono 14e in Italia.

Bene anche il Campionato di Specialità di prove multiple, con predominio in campo regionale e piazzamenti all’8° posto per le juniores, all’11° per gli allievi e al 12° per le allieve. La classifica assoluta femminile vede la Campidoglio 8a, i maschi sono 18i. Il Campionato di Società su pista assoluto maschile vede l’Uisp Campidoglio al 57° posto (7° nel Lazio).

Nel 1984 si uniscono a noi gli atleti dell’ex USI, già Libertas San Saba. Complessivamente abbiamo 157 atleti tesserati. Nei campionati regionali di prove multiple le squadre della Campidoglio, maschili e femminili, primeggiamo vincendo tutto quello che c’è da vincere.

Il 1985 è l’anno migliore della Campidoglio per allievi e allieve, classificatisi rispettivamente 5i e 12e in Italia.

Nel 1986 cessa l’affiliazione con l’UISP e si cambia denominazione in Club Atletico Campidoglio.

Nel 1987 viene meno la collaborazione con la Roma 6 Villa Gordiani, migrata verso la Cises Frascati. Si impoverisce la squadra femminile ma la squadra juniores maschile si batte bene fino a cogliere un primo posto a pari merito nella finale A1 di Mogliano Veneto.

Il 1988 è l’anno dei decathleti, raggiungiamo il 4° posto in Italia per la gioia di Sergio Tampelloni. Gli allievi, grazie anche alla partnership avviata con la Polisportiva Airone di Pietrogiacomi e Sicolo, ritrovano la serie A dove si classificano settimi.

Nel 1989 e nel 1990 siamo meno brillanti ma iniziano a crescere i ragazzi del vivaio giovanile.

Nel 1991, grazie all’incontro con Tonino Viti, si crea uno stretto sodalizio con gli amici dell’Ente di Promozione sportiva ACSI. Diventiamo ACSI Campidoglio e la collaborazione con la Polisportiva Airone fa nascere l’ACSI Campidoglio Airone per le suadre della categoria allievi

Il 1992 è l’anno delle allieve che, sotto la guida di Michele Sicolo e Nando Tampelloni, colgono una vittoria nella fase interregionale dei Campionati di Società, sono prime in Italia nei campionati di specialità di velocità e con la 4x400 Campionati Italiani individuali.

Nel 1993 si stringe il sodalizio con la fucina della Colombo Fiumicino, dove Enzo Ruisi sforna lanciatori a non finire e porta gli allievi al 4° posto nei campionato di specialità dei lanci.

Nel 1994 vengono meno le epiche sfide tra le staffette 4x400 dell’ACSI Campidoglio e dell’Atletica Palatino.

Il modo comune per entrambi di intendere l’atletica caratterizzato da orgoglio, tradizione, inventiva, pochi mezzi e la ricerca di nuove motivazioni portano alla nascita dell’ACSI Campidoglio Palatino come squadra maschile, con Gianni Ozzo presidente, e dell’ACSI Palatino Campidoglio per la squadra femminile, con Paolo Catalano a dividersi tra il ruolo di presidente e di atleta. Il verde si aggiunge all’arancione sulle divise sociali.

Il 1995 è il primo anno delle staffette! Sotto la cura attenta di Stefano Sestili, Roberto Casale e Marco Bayram le nostre staffette sono protagoniste in Italia e vengono riscritti i primati sociali su 4x100, svedese, 4x400 e 4x800. Risultati ancora più pregevoli considerando la maggiore concorrenza delle società militari rispetto ad oggi. La 4x100 è 5a agli Italiani e nella stagione sigla anche un 41”10 che segna il record sociale.

Il 1996 arriva l’8° posto delle ragazze ai Campionati di Società. La 4x400 fa sognare con 3’12”78 ai Campionati Italiani assoluti arrivando quinta dietro Snam, Fiamme Oro, Fiamme Azzurre e Carabinieri.

Il 1997 fa registrare risultati individuali in crescita.

Il 1998 è stato caratterizzato dall’entrata nell’elite nazionale con il raggiungimento della finale A1 con il 22° posto finale. Le donne, con la nuova presidenza di Giovanni Lo Giudice, non sono da meno piazzandosi 3e nella finale nazionale B (37e in classifica Nazionale), conquistano inoltre il sesto posto nella finale di Prove Multiple.

Nel 1999 nonostante alcune partenze per i gruppi militari, rinunce e infortuni, confermiamo l’accesso alla Finale A1 per gli uomini con 23° posto finale. La 4x400 ottiene il quarto posto ai Campionati Italiani assoluti con il nuovo sociale di 3’12”23.

Grazie al supporto di Roberto De Benedittis organizziamo la prima edizione della Roma Appia Run, che riscuoterà negli anni a venire un notevole successo di partecipazione, diventando una classica delle gare su strada del Lazio.

Apriamo il 2000 un pò sotto tono. Le ragazze aggiornano diversi record sociali ma nulla di speciale c’è da segnalare.

Nel 2001 perdiamo prematuramente il nostro storico presidente Gianni Ozzo. Per ricordarlo la squadra assoluta va a vincere la finale B dei Campionati di Società assoluti.

Il 2002 si apre con la presidenza della squadra maschile assegnata a Roberto De Benedittis e con la sorpresa degli allievi, secondi ai Campionati di Società nazionali di cross.

Nel 2003 raggiungiamo il 3° posto nella nuova finale A1.

Il 2004 ci vede di nuovo in A1 ma un pò sotto tono.

Ancora A1 nel 2005 ma dobbiamo accontentarci dell’ultimo posto.

Il 2006 si presenta con la nascita del settore master, grazie all’apporto di Claudio Rapaccioni e Anna Micheletti.,L’esordio viene bagnato con il titolo italiano femminile master. I ragazzi fanno la loro buona figura in A1 con il sesto posto finale.

Il 2007 è un anno ricco di soddisfazioni per il nostro team. Cominciamo con un nono posto nella classifica combinata di cross e nel corso della stagione le master si appuntano il secondo scudetto al petto, con la squadra assoluta femminile finalmente alla finale A2 dove cogliamo un ottimo quarto posto.

Gli uomini in A1 sono decimi ma la soddisfazione più forte arriva con gli allievi, saliti in A1 e noni nella finale nazionale. L’anno si chiude con Enrico Pitti che subentra a Roberto, diventato segretario regionale Fidal, come presidente della società per tre anni.

Il 2008 è l’anno della velocità. La squadra assoluta giunge sesta in A1.

Le master vincono il terzo tricolore di seguito trascinate da Anna Micheletti e la squadra assoluta si ripresenta in A2 con un decimo posto finale.

Il 2009 si apre con la tristezza per la scomparsa di Riccardo De Paolis, nostro ex-atleta di punta ma soprattutto amico sempre disponibile con la sua generosità e la sua passione. Gli dedichiamo le nostre scuole di atletica, felici di ricordarlo con la nostra risorsa più preziosa e importante: i giovani che si avvicinano all’atletica. Gli assoluti approdati in A1 con il miglior punteggio, vanno a vincere qualificandosi per la serie Argento. Gli allievi sono settimi in A1.

Nel 2010 organizziamo il Campionato Italiano di corsa campestre a Formello. I ragazzi restano in serie Argento. Le ragazze sono in A2.

Nel 2011 le allieve sono in A2 e gli allievi si riaffacciano in A1.

Il 2012 vede gli allievi diventare protagonisti con il nono posto in serie A e la crescita di tanti ragazzi. Anche le allieve vanno in A2.

Il 2013 si apre con una nuova sfida: la fusione tra la Audacia Record e l’Acsi Palatino Campidoglio che porta alla nascita dell’Acsi Italia Atletica, con l’obiettivo di contemperare gli obiettivi di una società di alto livello con quelli di crescita e cura della realtà di base.

Le migliori atlete e il settore allieve migrano verso Acsi Italia, ma viene mantenuto il settore femminile sotto l’unica denominazione Acsi Campidoglio Palatino. Le ragazze, con qualche pedina in meno, si comportano bene e confermano

Gli uomini infilano una magica annata. Gli assoluti approdano in serie Argento.

Arriva la serie A per gli under 23 con l’11° posto finale.

Il 2014 è ancora l’anno delle staffette. Arrivano due splendidi titoli italiani juniores nella 4x100 e nella 4x400 a Torino. Con tanti giovani di qualità siamo quarti nel Campionato di Società under23, mentre la squadra assoluta fatica un po’ di più con il quarto posto nella finale interregionale B, alla quale partecipano anche le ragazze. Gli allievi sono sesti in finale B.

Il 2015 è stato un anno ancora ricco di soddisfazioni. Non riusciamo a ripetere i fasti del 2014 ma miglioriamo nella classifica finale del Campionato di Sociètà assoluti, grazie al terzo posto nella finale Interregionale (33i in classifica nazionale) e in quella allievi (25° posto) con un grosso supporto dei nostri atleti più giovani.

Siamo pure undicesimi nel Campionato di Società indoor. A fine stagione, la Supercoppa, che è la summa di tutti i campionati societari, ci vede al 22° posto in Italia, davanti ad altre squadre titolate e dietro ad altre ben sponsorizzate.

Il 2016 è ...

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